lunedì 23 dicembre 2013

Band of Brothers (Gian Franco Spotti)

Venerdì 14 Febbraio 2003, su Rete 4, è andata in onda l'ultimo episodio della serie "Band of Brothers", serial bellico dedicato alla Easy Company, un gruppo di soldati americani ed alle loro vicissitudini in Europa nell'ultimo conflitto mondiale, dallo sbarco in Normandia all'occupazione della Germania. Non ho assistito agli altri episodi, ma, dopo aver visto l'ultimo il 14 Febbraio, mi è bastato per capire che il serial altro non era che l'ennesima distribuzione di faziosità, mistificazione e falsità storica elargite a piene mani dalla cinematografia yankee hollywoodiana, in un momento, guarda caso, dove si sta preparando la guerra all'Irak e l'establishment americano accosta, chissà perchè, la figura di Saddam a quella di Hitler e la titubanza europea, all'inazione nei confronti del nazional-socialismo che contraddistinse le nazioni "democratiche" negli anni 30.
Vediamo ora gli aspetti più salienti dell'ultimo episodio infarcito di retorica ipocrita di vecchia memoria:

1 - La Easy Company arriva in un campo di concentramento nel Sud della Germania, dove i prigionieri hanno esattamente l'aspetto magro e denutrito che siamo abituati a vedere nei libri e nei filmati. Il che lascia supporre che essi stavano per essere intenzionalmente lasciati morire di fame. I lager tedeschi non erano certamente hotel a 5 stelle, ma non viene mai spiegato che, con l'avanzare delle truppe anglo-americane, da una parte e quelle sovietiche, dall'altra, tutti i militari tedeschi addetti ai campi se ne erano già andati da diversi giorni, lasciando i campi sguarniti di ogni sorveglianza e quindi senza sussistenza. Inoltre i continui bombardamenti alleati su linee di comunicazioni, retrovie, zone industriali e città, resero di fatto impossibile l'approvvigionamento di generi alimentari ai campi, i quali rimasero a lungo senza, finché, appunto, non arrivarono i "liberatori".

2 - I soldati americani, ovviamente "disgustati" da questo ritrovamento, si chiedevano "il perché di così tanta crudeltà". Uno di loro disse che i russi ne avevano trovato uno peggiore e almeno 10 volte più grande, con camere "speciali" e forni crematoi. Il riferimento ad Auschwitz era evidente, ma era un po' improbabile che i russi avessero comunicato agli americani del loro ritrovamento immediatamente dopo, come se agissero in perfetto accordo e sintonia, con dovizia di scambio di informazioni. E poi, non esistevano già foto aeree del campo scattate anni prima da aerei anglo-americani?

3 - Un soldato americano, che parlava tedesco, chiese ad un prigioniero chi era tutta la gente detenuta nel campo. Questi rispose che erano impiegati, poeti, scrittori, musicisti, intellettuali, come per evidenziare che i tedeschi puntassero a eliminare ogni forma di attività di pensiero che non prevedesse il lavoro delle braccia e la fatica fisica (come nella rivoluzione cinese di Mao). Ciò è falso. Non va inoltre dimenticato che nei campi di concentramento venivano internati anche criminali comuni.

4 - Alcuni soldati americani si recarono nel vicino paese per trovare viveri e bevande per i prigionieri. Trovarono un negozio pieno zeppo di formaggio, pane ed altri viveri. Il proprietario non voleva che i militari si appropriassero della sua merce ma questi lo minacciarono con la pistola, accusandolo che lui e gli altri in paese sapevano del campo, ma che nessuno voleva vedere. Questo intende far credere che tutti i civili in Germania sapevano dei lager ma chiudevano gli occhi, quindi ne erano complici. Anche questa è una faziosità enorme, oltre che infondata.

5 - Nella piazza del paese, fra le macerie e diversi prigionieri, c'è un improbabile orchestrina composta da 4 o 5 violinisti che suonano in un atmosfera irreale.

6 - Gli americani si dirigono in Austria, dove vengono accolti da esultanti austriaci. Ciò è una menzogna. Fatte le dovute eccezioni, gli austriaci non furono mai così entusiasti come il telefilm vuol far credere.

7 - Tre americani si dirigono verso una casa isolata di campagna. Uno di loro ha un compito: trovare un austriaco, presunto comandante di un lager che gli era stato segnalato da un prigioniero polacco. Gli altri due sono titubanti, ma lui entra, trova l'austriaco in casa, lo minaccia, lo maltratta, lo interroga brutalmente e poi lo ferisce. Gli altri due aspettano fuori. L'austriaco esce di corsa, ferito al collo, corre nei campi, l'americano prende la mira per sparargli, ma è uno degli altri due a colpirlo alle spalle con un colpo di fucile e ad ucciderlo. Giustizia è fatta! Ma era proprio colpevole? e di che cosa? Nessuno credo lo abbia capito.

8 - Gli americani arrivano a Berchtesgaden dove si trovava la residenza, super protetta, di Hitler, denominata "il Nido dell'Aquila". Nel film viene affermato che l'ascensore che portava sul picco, dove si trovava lo chalet del Führer, aveva le pareti rivestite di oro. Notizia mai sentita né letta prima d'ora.

9 - Gli americani arrivarono anche alla residenza di Goering, dove trovano più di 10.000 bottiglie di vino pregiato e champagne delle migliori annate. Altra notizia inedita.

10 - Viene data la notizia della morte di Hitler (30.04.1945) e dopo pochi giorni un nutrito gruppo di americani stava guardando, davanti ad un proiettore, un filmato sulla battaglia di Okinawa, nel Pacifico, che stava per volgere al termine. Ora, come è possibile che, in un remoto villaggio austriaco, dei soldati potessero vedere dei filmati, girati non più di 15 giorni prima (la battaglia di Okinawa si concluse il 21 Aprile 45) a oltre 15.000 Km di distanza, considerando la zona remota dove si trova Okinawa, i tempi tecnici per sviluppare le riprese ed i tempi necessari per gli spostamenti ad una così lunga distanza e, per di più, in tempo di guerra?

11 - Quasi tutti gli ufficiali tedeschi che si vedono nel film (ma anche alcuni civili), avevano l'espressione dura e cattiva, con occhi freddi e cinici, zigomi e mandibole ossute e bene in evidenza. Solo quelli che avevano accettato di buon grado la fine della guerra e "dialogavano" amichevolmente con i soldati USA, avevano l'aspetto "normale" e bonario, come quel soldato tedesco, addetto ad una zona di frontiera con la Francia, il quale disse ad un americano di amare la Francia e l'Italia, ma non la Russia e così così l'Ucraina, come se in questi posti avesse trascorso le ferie. Tutti gli americani, ovviamente, avevano i visi innocenti, puliti, da bravi ragazzi, un po' ingenui ma di persone che stavano maturando un profondo senso della "democrazia" man mano che, avanzando, scoprivano le "cattiverie" dei tedeschi!

12 - Un generale tedesco chiede ad un ufficiale americano il permesso di parlare ai suoi soldati. Un altro soldato americano traduce all'ufficiale le parole del tedesco, il quale, tra le tante, pronuncia: "zwischen Kameraden" (tra Camerati), ma l'americano traduce: "tra soldati". Evidentemente, già allora, la parola "camerata" era politicamente non corretta!

13 - Viene annunciata la resa del Giappone a Truman ma non si fa accenno all'uso della bomba atomica.

14 - Alla fine del telefilm appare sulle schermo una scritta che dice: tra il '42 ed il '45 cinque milioni di persone appartenenti a varie etnie e sei milioni di ebrei furono sterminati nei campi di concentramento. A parte l'inammissibilità di queste cifre, sono ora diventati undici milioni? Oppure si devono considerare solo i "mitici" sei milioni di ebrei?

15 - Peccato che il telefilm non parlasse dei lager alleati, dislocati in Francia e Germania, dove oltre un milione e mezzo di soldati tedeschi (tra i quali molti mai andati al fronte, addetti ai servizi amministrativi o comunque non operativi) fatti letteralmente morire di fame, stenti, freddo e malattie, ai quali furono negati perfino i pacchi della Croce Rossa Internazionale, lasciati marcire nei magazzini e nei confronti dei quali furono "sapientemente" abbassate le calorie nei cibi affinché scendessero lentamente sotto la soglia di sopravvivenza.

16 - Poco prima che il telefilm arrivasse finalmente alla parola fine, scorrevano dei sottotitoli che dicevano: la visione è solo per spettatori adulti. A parte la stranezza di questa scritta alla fine ormai dell'episodio, penso non fosse effettivamente giusto far vedere ai minori queste cose, le stesse che a noi adulti, quando eravamo minori, ci hanno propinato sui libri e in TV in tutte le salse. Forse il titolo del serial andava corretto e anzichè Band of Brothers (Banda di Fratelli), avrebbe dovuto intitolarsi Band of Brothels (Banda di Bordelli).

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