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mercoledì 7 aprile 2021

Che Guevara, rivoluzionario conservatore (Maxim Medovarov)

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I nemici di Ernesto Guevara sono, di solito, ridotti a due categorie: liberali e neonazisti che al solo sentirne il nome sono presi da una totale isteria.

Tuttavia, scavando più in profondità: dove si colloca Che Guevara nel piano cartesiano politico, fra destra e sinistra? Questa figura non è forse significativa per quanto concerne la sua sintesi, per quanto concerne la Rivoluzione conservatrice? Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti reportage sia sul caudillo spagnolo Franco che sul leader argentino Peron in quanto avevano legami con Che e Fidel. Da un banale punto di vista ideologico questo sarebbe stato impensabile, ma in pratica lo era. Qual è la chiave? Qual è il vettore economico della rivoluzione conservatrice, a cui contribuì anche Che Guevara?

La risposta può essere trovata in Immanuel Wallerstein: si tratta dell'opposizione alla commercializzazione delle terre e alla proletarizzazione del lavoro, queste due realtà del sistema mondiale capitalista. Ogni forza politica che mina queste due realtà apre la porta alla liberazione. E tale fu durante il periodo di Arbenz in Guatemala, durante il suo regime Che Guevara iniziò la sua carriera politica, quando Arbenz nazionalizzò la multinazionale americana della frutta.

I veri movimenti di sinistra sono capaci di combattere la commercializzazione delle terre e la proletarizzazione del lavoro? No.

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Loro stessi sono separati dalla terra, loro stessi sono globalisti, accolgono solo la libera circolazione di orde di migranti da un paese all'altro; nel frattempo, all'interno del paradigma della rivoluzione conservatrice, dovrebbero esserci tentativi di unire i contadini e la forza lavoro della terra. 
In questo senso, quello che ha fatto Che Guevara, e quello che ha fatto il subcomandante Marcos in seguito, è un atto profondamente conservatore.

La rivoluzione liberale per promuovere la proletarizzazione del lavoro e la commercializzazione delle terre, è attuata in tempi moderni dall'FMI. Di conseguenza, tutte le rivolte contro questo, sia dal basso verso l'alto o, come in Malesia sotto Mahathir Mohammad, dall'alto verso il basso, sono essenzialmente controrivoluzionarie o, più precisamente, "l'opposizione alla rivoluzione", secondo De Maistre. E questa è un'altra lezione di Che Guevara, aristocratico e nobile irlandese-spagnolo di nascita (di cui è sempre stato orgoglioso e che la sinistra è incapace di capire), difensore del suo popolo per vocazione.

Questa lezione è importante, ma non è l'ultima. L'ultima è probabilmente le sue parole che la vita di una persona, la vita di un popolo è più preziosa di qualsiasi somma di denaro. Questo è il motivo per cui i finanziatori del mondo lo odiano così tanto. Questo comandamento non è adempiuto dalla maggioranza dei governanti del mondo moderno, che per il bene di un avanzo di bilancio, sono disposti a sacrificare anche la vita del proprio popolo, senza menzionare quella degli estranei. Ma a volte ci sono persone che irrompono in questo mondo, persone che ribaltano la situazione degli usurai e ci ricordano che c'è un'altra dimensione, un'altra realtà e un'altra etica.

Hasta siempre, comandante!

Fonte: Gepolitica.ru

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