I nemici di Ernesto Guevara sono, di solito, ridotti a due categorie: liberali e neonazisti che al solo sentirne il nome sono presi da una totale isteria.
Tuttavia, scavando più in profondità: dove si colloca Che Guevara nel piano cartesiano politico, fra destra e sinistra? Questa figura non è forse significativa per quanto concerne la sua sintesi, per quanto concerne la Rivoluzione conservatrice? Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti reportage sia sul caudillo spagnolo Franco che sul leader argentino Peron in quanto avevano legami con Che e Fidel. Da un banale punto di vista ideologico questo sarebbe stato impensabile, ma in pratica lo era. Qual è la chiave? Qual è il vettore economico della rivoluzione conservatrice, a cui contribuì anche Che Guevara?
La risposta può essere trovata in Immanuel Wallerstein: si tratta dell'opposizione alla commercializzazione delle terre e alla proletarizzazione del lavoro, queste due realtà del sistema mondiale capitalista. Ogni forza politica che mina queste due realtà apre la porta alla liberazione. E tale fu durante il periodo di Arbenz in Guatemala, durante il suo regime Che Guevara iniziò la sua carriera politica, quando Arbenz nazionalizzò la multinazionale americana della frutta.
I veri movimenti di sinistra sono capaci di combattere la commercializzazione delle terre e la proletarizzazione del lavoro? No.