Intervento sugli attentati dell' 11.9.2001 negli USA
“Chi semina vento raccoglie tempesta”! Così dice la saggezza popolare. E la tempesta di fuoco e distruzione abbattutasi su New York, su Washington, su tutti gli Stati Uniti d’America è la conseguenza diretta di oltre cinquanta anni, mezzo secolo di guerre, di interventi militari, di embarghi commerciali, di propaganda occidentale condotta dagli USA e dai loro alleati più stretti, i sionisti israeliani e americani, in tutto il mondo; in particolare contro il mondo arabo, islamico, eurasiatico, ma non solo. Da sempre l’imperialismo americano dilaga per il pianeta come un fuoco distruttore; ed anche quando si presenta con la mano tesa degli aiuti umanitari, del benessere, della solidarietà, i suoi doni avvelenati si trasformano in miseria dei popoli, in corruzione, in schiavitù, in morte di uomini e civiltà. Tutto questo ha un nome ben preciso: Mondialismo, Globalizzazione, Capitalismo. Oggi le ultime vittime del vero Potere politico, economico, militare e ideologico mondiale, con centro sul continente americano, sono i suoi stessi cittadini. Certo non possiamo non dolerci, come tutti, per la perdita di vite umane innocenti, di semplici lavoratori, di vigili del fuoco o poliziotti, di donne e uomini d'America e non, i quali non hanno avuto altra colpa che quella di esser nati, di vivere o di lavorare nel centro dell’ ”impero”.
“Chi semina vento raccoglie tempesta”! Così dice la saggezza popolare. E la tempesta di fuoco e distruzione abbattutasi su New York, su Washington, su tutti gli Stati Uniti d’America è la conseguenza diretta di oltre cinquanta anni, mezzo secolo di guerre, di interventi militari, di embarghi commerciali, di propaganda occidentale condotta dagli USA e dai loro alleati più stretti, i sionisti israeliani e americani, in tutto il mondo; in particolare contro il mondo arabo, islamico, eurasiatico, ma non solo. Da sempre l’imperialismo americano dilaga per il pianeta come un fuoco distruttore; ed anche quando si presenta con la mano tesa degli aiuti umanitari, del benessere, della solidarietà, i suoi doni avvelenati si trasformano in miseria dei popoli, in corruzione, in schiavitù, in morte di uomini e civiltà. Tutto questo ha un nome ben preciso: Mondialismo, Globalizzazione, Capitalismo. Oggi le ultime vittime del vero Potere politico, economico, militare e ideologico mondiale, con centro sul continente americano, sono i suoi stessi cittadini. Certo non possiamo non dolerci, come tutti, per la perdita di vite umane innocenti, di semplici lavoratori, di vigili del fuoco o poliziotti, di donne e uomini d'America e non, i quali non hanno avuto altra colpa che quella di esser nati, di vivere o di lavorare nel centro dell’ ”impero”.