Il movimento Landvolk (Landvolkbewegung) è poco conosciuto oggi, questo non vale per i lettori di questo blog perché ne abbiamo parlato diverse volte; durante la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 però ha avuto un'influenza incredibile in Germania sui radicali sia di destra che di sinistra. I contadini dello Schleswig-Holstein, stufi della terribile situazione economica e delle politiche dell'establishment socialdemocratico o dei politici liberali, hanno iniziato a organizzarsi collettivamente per combattere. Uno degli eventi più noti legati ai Landvolk, a parte la loro propensione per il piazzamento di bombe, fu la famigerata "Battaglia di Neumünster" che ebbe luogo il 1° agosto 1929, nell'omonima città. Il 1° luglio il famoso portavoce diel Landvolk Wilhelm Hamkens era stato incarcerato per aver incitato a scioperi fiscali i suoi compagni contadini. Dopo aver appreso che Hamkens sarebbe stato trasferito per il rilascio nella città di Neumünster il 1° agosto, migliaia di contadini rivoluzionari hanno deciso di convergere in città per una marcia pacifica per salutare il suo ritorno in libertà. Il risultato è stato il caos. Fu durante la marcia di Neumünster che i contadini Landvolk decisero di sventolare per la prima volta la propria bandiera: una bandiera nera (che rappresenta sia il nazionalismo che il lutto tedesco), ornati di un aratro bianco (per il loro sostentamento) e di una spada rossa (che indica il loro spirito combattivo), i tre colori del vecchio Impero. La decisione della polizia di tentare di confiscare la bandiera creò scompiglio: battaglie per le strade, dita e nasi strappati dai corpi, contadini che picchiano la polizia.
Di seguito pubblichiamo un resoconto storico dall'eccellente studio accademico sul Landvolk di Alexander Otto-Morris: il libro è titolato "Rebellion in the Province" ed è basato su una lettura esauriente dei rapporti della polizia e del governo sull'incidente, nonché da articoli di giornale contemporanei. L'estratto che segue è tratto dal Capitolo Sei di "Ribellione", che tratta del movimento al suo apice nel corso del 1929, prima che scadesse nel terrorismo.
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I piani per un raduno a Neumünster sono diventati pubblici dopo che la Schleswig-Holsteinische Volkszeitungha ha pubblicato una lettera scritta da Hamkens dal carcere di Johannes Kühl, chiedendo che una folla lo incontrasse il 1 agosto [dopo essere stato rilasciato]... Allarmate da questa notizia, le autorità provinciali hanno preso provvedimenti per evitare disordini. In primo luogo, hanno organizzato il trasferimento segreto di Hamkens a Flensburg come misura precauzionale. Poi, il giorno prima del suo rilascio, rappresentanti del Regierungspräsident si recarono a Neumünster per incontrare il sindaco della città, Lindemann, e il comandante della polizia, l'ispettore capo Bracker, cercando di impedire la manifestazione prevista. Come amministratore di polizia della città, era il sindaco Lindemann che aveva il potere di far rispettare il divieto di raduni aperti e anche di riunioni al chiuso se si riteneva che costituissero un pericolo per la pace pubblica, la sicurezza e l'ordine. In risposta alle suppliche dei rappresentanti del Regierungspräsident, tuttavia, Lindemann dichiarò che considerava un raduno dei Landvolk innocuo e spiegò che i raduni dei comunisti e del corpo paramilitare amico dei repubblicani, il Reichsbanner, erano sempre pacifici. Nonostante gli avvertimenti che la Landvolkbewegung era più pericolosa dei comunisti, specialmente perché era un movimento senza organizzazione, membri definiti o leader, Lindemann rimase indifferente. Non vedeva alcuna ragione per cui la manifestazione dovesse essere vietata ed era irremovibile sul fatto che tali eventi dovessero essere lasciati al loro corso.