Parte di quest'articolo fu pubblicata per la prima volta in forma anonima su "Republican News" il 16 Dicembre 1978. Questo articolo, scritto in prigionia, mette in mostra come lo spirito della resistenza repubblicana cresca con lui. Bobby Sands nacque nel 1954 a Rathcoole, un quartiere a maggioranza lealista di nord Belfast. Il suo ventisettesimo compleanno cadde nel nono dei suoi sessantasei giorni di sciopero della fame. Sua sorella Marcella, di un anno più giovane, e Bernadette, sono nate rispettivamente nell'aprile del 1955 e nel novembre del 1958. Tutti e tre vissero i loro primi anni ad Abbots Cross nella zona di Newtownabbey a nord di Belfast. Un secondo figlio maschio, John, nacque dai genitori , John e Rosaleen, nel giugno 1962. La settaria realtà della vita del ghetto si materializzò presto nella vita di Bobby, quando, all'età di dieci anni, la sua famiglia fu costretta a cambiare casa a causa delle intimidazioni lealiste nel 1964. Bobby ricordava sua madre parlare di quei tempi e delle cose che accaddero durante la sua giovinezza; "sebbene io non avessi mai realmente compreso che cosa significassero termini quali "internamento" o "speciali", crebbi considerandoli come simboli del demonio". Di questo periodo più tardi Bobby scrisse: ''Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda non diventerà una sovrana, indipendente, repubblica socialista". Quando Bobby aveva sedici anni, iniziò a lavorare come apprendista carrozziere e si iscrisse alla Unione Nazionale Metalmeccanici e alla ATGWU. In un articolo stampato su 'An Phoblacht/Republican News' il 14 Aprile 1981, Bobby ricordò: "Iniziare a lavorare, sebbene all'inizio fosse stato duro, in seguito divenne sopportabile, soprattutto per la paga alla fine della settimana. Feste, vestiti, ragazze e qualche scellino, un mondo completamente nuovo si apriva davanti a me. '' La storia di Bobby, le esperienze, le ambizioni non differiscono grandemente dalle aspirazioni di un qualsiasi altro ragazzo del ghetto; arriva il 1968 e gli eventi che dovevano cambiare la sua vita.. Bobby aveva prestato due anni del suo apprendistato quando fu minacciato fuori dal posto di lavoro. Sua sorella Bernadette ricorda: "Bobby una mattina andò a lavorare e alcuni individui stavano fermi li fuori pulendo delle pistole. Uno di questi tipi gli disse "La vedi questa? Se non te ne vai potresti assaggiarla! Inoltre Bobby trovò un biglietto nella sua cassetta del pranzo che gli intimava di andarsene".
Nel giugno 1972 la sua famiglia fu minacciata fuori dalla propria casa in Doonbeg Drive, Rathcoole, e si spostò nella nuova zona residenziale di Twinbrook nella zona periferica di West Belfast. Bernadette ricorda ancora: "abbiamo dovuto soffrire diciotto mesi di intimidazioni prima di essere sbattuti fuori. Noi eravamo soliti frequentare amici protestanti. Bobby andava in giro con cattolici e protestanti, ma tutto finì quando la cosa scoppiò, perché quegli amici con i quali era andato in giro per anni erano gli stessi che davano una mano a buttare la sua famiglia fuori di casa". A diciott'anni Bobby si iscrive al Movimento Repubblicano ..."Era giusto nell'età nella quale un ragazzo si rende conto delle cose che succedono intorno a lui; egli sapeva che era la cosa giusta da fare e questa cosa lo coinvolse totalmente". Alcuni suoi cugini vennero arrestati e internati; Bobby sentiva che doveva iniziare a fare qualcosa. Scrisse: "La mia vita ora era incentrata su notti insonni e appostamenti per schivare gli inglesi e nervi saldi per operazioni all'esterno. Ma il popolo ci comprendeva e non ci apriva solamente la sua porta di casa per aiutarci ,ci apriva anche il suo cuore. Ho imparato che senza l'aiuto delle persone non avremmo potuto sopravvivere e sapevo che avevo bisogno di tutte loro." Nell' ottobre del 1972 Sands fu arrestato. Quattro pistole artigianali furono trovate in una casa dove si trovava e Bobby ne fu accusato del possesso. Passò i tre anni successivi nelle gabbie di Long Kesh dove ottenne la condizione di prigioniero politico. Durante questo periodo Bobby lesse avidamente e imparò il gaelico, che più tardi insegnò agli altri compagni degli H-Blocks. Rilasciato nel 1976 ritornò dalla sua famiglia a Twinbrook. Fece rapporto alla sua unità locale e continuò imperterrito nella sua lotta: c'erano diverse cose che erano cambiate nel ghetto ed altre che stavano per essere cambiate; la guerra continuava ad andare avanti, sebbene le tattiche e le strategie erano cambiate: il governo britannico stava ora cercando di Ulsterizzare la guerra, tentativo che includeva la criminalizzazione dell'IRA . Neanche sei mesi dopo la sua uscita dal carcere Bobby fu nuovamente arrestato. C'era stato un attentato alla Balmoral Furniture Company a Dunmurry, seguito da una sparatoria nella quale due uomini furono feriti. Bobby era in una macchina li vicino insieme a tre o quattro ragazzi. I Ruc li catturarono e trovarono una pistola nella vettura. I sei uomini furono portati a Castlereagh e sottoposti a brutali interrogatori per diversi giorni. Bobby rifiutò di rispondere a qualsiasi domanda durante il suo interrogatorio, eccetto il suo nome, l'età e il suo indirizzo. In una poesia scritta a diciannove anni, nel 1980, intitolata "Il crimine di Castlereagh", Bobby racconta delle sue esperienze a Castlereagh, delle sue paure e dei suoi pensieri a quel tempo.
Nel giugno 1972 la sua famiglia fu minacciata fuori dalla propria casa in Doonbeg Drive, Rathcoole, e si spostò nella nuova zona residenziale di Twinbrook nella zona periferica di West Belfast. Bernadette ricorda ancora: "abbiamo dovuto soffrire diciotto mesi di intimidazioni prima di essere sbattuti fuori. Noi eravamo soliti frequentare amici protestanti. Bobby andava in giro con cattolici e protestanti, ma tutto finì quando la cosa scoppiò, perché quegli amici con i quali era andato in giro per anni erano gli stessi che davano una mano a buttare la sua famiglia fuori di casa". A diciott'anni Bobby si iscrive al Movimento Repubblicano ..."Era giusto nell'età nella quale un ragazzo si rende conto delle cose che succedono intorno a lui; egli sapeva che era la cosa giusta da fare e questa cosa lo coinvolse totalmente". Alcuni suoi cugini vennero arrestati e internati; Bobby sentiva che doveva iniziare a fare qualcosa. Scrisse: "La mia vita ora era incentrata su notti insonni e appostamenti per schivare gli inglesi e nervi saldi per operazioni all'esterno. Ma il popolo ci comprendeva e non ci apriva solamente la sua porta di casa per aiutarci ,ci apriva anche il suo cuore. Ho imparato che senza l'aiuto delle persone non avremmo potuto sopravvivere e sapevo che avevo bisogno di tutte loro." Nell' ottobre del 1972 Sands fu arrestato. Quattro pistole artigianali furono trovate in una casa dove si trovava e Bobby ne fu accusato del possesso. Passò i tre anni successivi nelle gabbie di Long Kesh dove ottenne la condizione di prigioniero politico. Durante questo periodo Bobby lesse avidamente e imparò il gaelico, che più tardi insegnò agli altri compagni degli H-Blocks. Rilasciato nel 1976 ritornò dalla sua famiglia a Twinbrook. Fece rapporto alla sua unità locale e continuò imperterrito nella sua lotta: c'erano diverse cose che erano cambiate nel ghetto ed altre che stavano per essere cambiate; la guerra continuava ad andare avanti, sebbene le tattiche e le strategie erano cambiate: il governo britannico stava ora cercando di Ulsterizzare la guerra, tentativo che includeva la criminalizzazione dell'IRA . Neanche sei mesi dopo la sua uscita dal carcere Bobby fu nuovamente arrestato. C'era stato un attentato alla Balmoral Furniture Company a Dunmurry, seguito da una sparatoria nella quale due uomini furono feriti. Bobby era in una macchina li vicino insieme a tre o quattro ragazzi. I Ruc li catturarono e trovarono una pistola nella vettura. I sei uomini furono portati a Castlereagh e sottoposti a brutali interrogatori per diversi giorni. Bobby rifiutò di rispondere a qualsiasi domanda durante il suo interrogatorio, eccetto il suo nome, l'età e il suo indirizzo. In una poesia scritta a diciannove anni, nel 1980, intitolata "Il crimine di Castlereagh", Bobby racconta delle sue esperienze a Castlereagh, delle sue paure e dei suoi pensieri a quel tempo.
"They came and came their job the same In relays N'er they stopped. 'Just sign the line!' They shrieked each time And beat me 'till I dropped. They tortured me quite viciously They threw me through the air. It got so bad it seemed I had Been beat beyond repair. The days expired and no one tired, Except of course the prey, And knew they well that time would tell Each dirty trick they laid on thick For no one heard or saw, Who dares to say in Castlereagh The 'police' would break the law!"
Fu trattenuto in carcere per undici mesi fino al suo processo nel settembre del 1977. Come durante il precedente processo, Sands si rifiutò di riconoscere la corte. Il giudice ammise che non cerano collegamenti tra Bobby, e gli altri tre ragazzi che erano con lui, e l'attentato. Ma nonostante tutto i quattro furono condannati a quattordici anni di reclusione ciascuno per il possesso di una sola pistola. Bobby passò i primi ventidue giorni della sua condanna in isolamento nella prigione di Crumlin Road. Quindici di questi ventidue giorni li passò completamente nudo. Fu portato negli H-Blocks e iniziò la Blanket protest. Nel 1979 iniziò a scrivere per il nuovo - An Phobhacht/Republican News- ,sotto lo pseudonimo di "Marcella", nome della sorella. I suoi articoli e le sue lettere, in scrittura minuta, come tutte le comunicazioni degli H-Blocks, erano fatte passare all'esterno scritte su piccoli pezzi di carta igienica. "I giorni erano lunghi e solitari. L'improvvisa e totale privazione delle più elementari necessità umane come esercizio fisico e aria fresca, lo stare insieme ad altre persone, i miei vestiti e cose come giornali, radio, sigarette libri e una moltitudine di altre cose, mi avevano fatto diventare la vita veramente pesante. Bobby fu spostato nelle celle H e divenne rappresentante dei blanket men scontrandosi continuamente con le autorità della prigione, come risulta dai numerosi periodi di confinamento subiti : i pestaggi, i lunghi periodi di isolamento nelle celle di punizione, le diete forzate e le torture erano la prassi delle autorità della prigione, con il pieno consenso e a perfetta conoscenza dell'amministrazione britannica. Le celle H diventarono il campo di battaglia nel quale lo spirito della resistenza repubblicana si scontrava frontalmente con le inumanità che i britannici perpetravano. Lo spirito repubblicano prevalse e nell'aprile 1978, come protesta contro i sistematici maltrattamenti: quando andavano ai servizi o nelle docce, i prigionieri si rifiutarono di lavarsi e di indossare vestiti . A loro, nel 1980, si unirono nella protesta le donne della prigione di Armagh. Il 27 di ottobre del 1980, a seguito della rottura dei colloqui tra il governatore britannico nel Nord Humphrey Atkins, e il cardinale O' Fiaich, primate degli irlandesi cattolici, sette prigionieri delle H-blocks iniziarono lo sciopero della fame. Bobby si offrì come volontario ma lo precedette Brendan Hughes responsabile politico dei prigionieri, al quale subentrò nella carica. Il giorno dopo un ufficiale britannico fece visita ai prigionieri che scioperavano, e Bobby fu portato in un cellulare all'ospedale della prigione ,che distava un chilometro, a visitarli. Successivamente fu autorizzato ad avere diversi incontri con Brendan Hughes. Il 19 Dicembre 1980, Bobby rese nota la dichiarazione che i prigionieri non avrebbero più indossato le divise da carcerati nè avrebbero svolto alcun lavoro; iniziò quindi una negoziazione con il direttore della prigione, Stanley Hilditch. Ma le richieste dei prigionieri furono rifiutate dalle autorità."Scoprimmo subito che la nostra buona volontà ed elasticità erano inutili,"scrisse Bobby "Ciò fu messo in evidenza durante uno dei miei incontri di cooperazione con gli ufficiali della prigione, i quali chiedevano in sostanza l'accettazione dello status di criminali comuni e non di detenuti politici". Nei blocchi-H gli inglesi videro l'opportunità di sconfiggere l'IRA criminalizzando i suoi combattenti ma i blanket men, che pagarono più degli altri che stavano fuori le ripercussioni di questo atteggiamento, continuarono a lottare. Bobby volle guidare il nuovo sciopero della fame e comprese che qualcuno doveva morire per avere lo status di prigioniero politico: insisté quindi per iniziare lo sciopero due settimane prima degli altri così la sua morte avrebbe fatto accettare le loro richieste e salvato le vite degli altri. Per i primi 17 giorni di sciopero Bobby tenne un diario segreto nel quale scrisse i suoi pensieri, in inglese e occasionalmente in Gaelico. Non aveva paura della morte. Il diario venne scritto su carta igienica e tenuto nascosto. Il 23 di marzo Bobby fu portato all'ospedale della prigione; il 30 fu candidato all'elezioni suppletive della zona di Fermanagh e Tyrone per l'improvvisa morte di Frank Maguire, un deputato indipendente che sosteneva la causa dei prigionieri. Il 31 ricevette una visita da Owen Carron, il quale gli comunicò la sua nomina e Bobby gli disse che se avesse anche vinto le elezioni la sua vita non si sarebbe salvata, perchè gli inglesi volevano il loro tributo di sangue. L'11 aprile Sands viene eletto deputato a Westminster. Il 5 maggio alle ore 1.17 Bobby Sands muore, dopo 66 giorni di sciopero della fame. Per tutta la notte e il giorno continui sono gli scontri e altissima la tensione nelle aree nazionaliste delle sei contee. Ai funerali di Bobby Sands, svoltisi il 7 maggio, parteciparono oltre 100.000 persone.
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