Questo paragrafo del Manifesto del Nazional Bolscevismo potrebbe sembrare anacronistico e di scarso interesse: è invece fondamentale per capire le basi radicalmente spaziali e sovrane dell'ideologia bolscevica.
Il nemico del nazionalismo rivoluzionario rimane:
Versailles!
C'è poco da dire al riguardo, ma ricordate sempre: questo è il peso che grava sulla libertà della Germania.
Il percorso verso la nazionalità,
Il percorso verso il socialismo,
Il percorso verso la rivoluzione,
va affrontato solo attraverso lo strappo di tutti i trattati e patti da Versailles a Young!
Chiunque tradisca questa consapevolezza piagnucolando alla revisione tradisce il futuro tedesco, tradisce la nazione socialista di domani.
Il percorso verso la nazione sovrana tedesca passa solo attraverso la restaurazione della Grande Germania, cioè solo ed esclusivamente attraverso le rovine del sistema di Versailles!
Il francese Jaurès(67) ci mostra la risposta giusta:
"La patria non è un'idea che è sopravvissuta alla sua utilità; il concetto di patria si evolve e si approfondisce. Sono sempre stato convinto che il proletariato nel suo intimo non possa accettare nessuna dottrina della rinuncia nazionale, della servitù nazionale. Rivoltarsi contro il dispotismo dei re, contro la tirannia della classe dominante, e tuttavia lasciare che il giogo della conquista e il governo di un militarismo straniero siano imposti senza alcuna resistenza, è una contraddizione così puerilmente patetica che al primo allarme dell'invasione tutte le forze dell'istinto e della ragione dovrebbero essere spazzate via perché abbia un senso. Che i proletari, che non sono stati liberati dal capitale del conquistatore, acconsentano inoltre ad essere complici, è una mostruosità ... La realtà, però, è questa: ovunque ci sia una patria, cioè un gruppo storico consapevole della sua unità e continuità, allora ogni attacco alla libertà e all'indipendenza di questa patria è un tentativo di assassinio contro la civiltà, una ricaduta nella barbarie."
Fonte:
Dal Manifesto Nazional Bolscevico scritto da Karl Otto Paetel nel 1933
Note:
67) Jaurès’s “Fatherland and Proletariat”, in a reprint from The New Army [“Die Neue Armee”], Diedrichs, Jena.
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