Citazioni di Eduard Limonov

Eduard Limonov, il romanzo, il film, l'artista, il pazzo, il nazionalbolscevico. In molti ne hanno parlato e molti ne parleranno, ma solo noi possiamo considerarlo uno dei nostri. Ecco alcune sue citazioni. 

"Se la violenza dura comporta essenzialmente la repressione fisica dell'individuo, quella morbida si basa sullo sfruttamento delle sue debolezze. La prima intende trasformare il mondo in una cella d'isolamento, l'altra vuol fare dell'uomo un animale domestico. In breve, un regime morbido non sa che farsene di uniformi nere, manganelli e tortura. Ha un arsenale diverso: la falsa idea del benessere materiale, la minaccia della disoccupazione e della crisi, il timore e la vergogna di essere più poveri - e, quindi, meno buoni – dei propri vicini, la pigrizia. L'uomo non è solo energia, ma anche inerzia. I suicidi tra i disoccupati offrono un esempio della grande presa della violenza morbida, del grado di pressione psicologica, canto della sirena della prosperità a cui sono sottomessi i cittadini nelle zone civilizzate del pianeta."

"Tra tutti i crimini, il più terribile e meno ammissibile è quello contro di sé: lo spreco della vita unica di cui ognuno dispone. Si ascoltano stupidi rumori musicali, si parcheggia la macchina, ci si dedica a un lavoro poco faticoso ma fastidioso, ed ecco che il nostro soggiorno in questo mondo ha fine. La collettività, cioè il cosiddetto "mondo civilizzato", ha vinto, producendo un'esistenza incolore."

"Se la capacità lavorativa è il principale parametro dell'uomo moderno, funzione essenziale del "Malato", allora un francese o un britannico su dieci sono affetti da morte sociale o, perlomeno, grave invalidità. I suicidi fra i disoccupati sono frequenti; si dimostrano qualcosa, e l'assurda deformazione psicologica dell'uomo massificato, soggiogato dall'Ospizio. Un fenomeno irrazionale, passato dalla sociologia al voodoo: stigmatizzato dalla stregoneria, l'individuo muore di colpevolezza."

"Perché questo rifiuto di spartire il lavoro con il 10% dei disoccupati? Purtroppo, nella società d'Ospizio la legge del silenzio proibisce di dire che il 10% della popolazione attiva costituirà dalle vittime del restante 90%, sacrificate per il benessere comune."

"E del tutto naturale che gli Amministratori vogliano sembrare molto importanti nella vita dell'Ospizio. La parola magica "economia" contribuisce a erigere privilegi.

Nessuno conosce esattamente le cause dei cicli economici, con l'alternanza di "prosperità" e "crisi". La conclusione non è troppo buona per gli Amministratori locali: la congiuntura ha le stesse fluttuazioni di quei vasi comunicanti che sono le economie d'Ospizio. Ciononostante, le Amministrazioni continuano a illudere i popoli di poter influenzare la congiuntura, migliorando le performance economiche. In realtà, non ci basterebbe organizzarsi più razionalmente o rimpiazzare un'Amministrazione giudiziaria carente con una competente. In questo modo, gli Amministratori rimarrebbero sempre al servizio della civiltà dell'Ospizio: sarebbero beneficiari, che dispensano nutrimento. In realtà, i margini di manovra dell’amministrazione sono stretti."

"La fine del progresso è attestata dal fatto stesso che la disoccupazione è ormai un fenomeno permanente e necessario. Da vent'anni il progresso ha le ali di piombo. Non riguarda più la totalità della popolazione. E si moltiplicano le testimonianze sul fatto che il pianeta non è più in grado di sostenere, come Atlante, il fardello del Progresso sulle proprie spalle."

"Il Partito Ecologista diventerà il primo eletto: il terrore marcia veloce, praticando una propaganda scioccante.

Il Progresso ha limiti che gli Amministratori si rifiutano di riconoscere. Sarebbe un suicidio per l'Amministrazione rivedere il comportamento dell'uomo sulla Terra, avere il coraggio di incitarlo a smettere di essere uno spietato occupante-sfruttatore, rinunciando a una vita "drogata"."

"Preda di un complesso d'inferiorità, per compiacere l'Occidente, l'Est ha adottato le procedure "democratiche". Con quali risultati? Per il momento, nessuno. Al potere in Russia c'è un ex segretario del Comitato Centrale del Partito, Eltsin. Anche nelle repubbliche troviamo al potere ex capi di Partito."

"Le giovani europee concedevano le proprie grazie agli occupanti americani in cambio di sigarette, calze di nylon e cioccolato. Da quel momento in poi, facile che le masse si sottopongano in cambio di alimenti e auto, ferie e sogni prodotti dalla televisione; per la prima volta nella storia, viene attuata la violenza soft. E più efficace delle prigioni, dei campi, del filo spinato e della tortura."

"La capacità lavorativa è il principale parametro sociale dell'uomo moderno. In una società produttivista, a nessuno sono le facoltà intellettuali o sessuali, ma quelle lavorative. L'assiduità nello svolgere i compiti impartiti. Il cittadino medio lavora in un'industria, in un ufficio o in un negozio dalla mattina alle diciassette ore al giorno. Bada scrupolosamente alle spese e le bollette di telefono, gas ed elettricità, le sue polizze assicurative, i contributi alla Previdenza sociale, medici e avvocati, le rate dell'appartamento e della macchina. Non commette alcun reato vietato dalla legge, ne viene mai arrestato"

"È del tutto sottomesso al regolamento dell'Ospizio: Formazione-Lavoro-Pensione. Abbandonata l'innata aggressività della specie umana, affida la propria sicurezza all'Amministrazione poliziesca. Da qui l'atrofia della volontà e della combattività, la psicologia di un essere adolescenti protetto e difeso dagli adulti. Il cittadino dell'Ospizio moderno possiede tutte le qualità dell'animale domestico: docile, facilmente manipolabile, tira fuori gli articoli solo se è affamato."

"Gli attacchi mossi dall'Occidente all'URSS miravano anzitutto ad annullare gli esiti della guerra, spingendo la Russia a rinunciare ai frutti della propria vittoria. Permettendo, tra l'altro, la riunificazione tedesca e rinunciando al controllo dell'Europa orientale. Gli Stati occidentali preferivano considerare i Paesi est europei come vittime dell'aggressione sovietica - mentre a un romano sarebbe apparso di una lampante evidenza virile che le legioni sovietiche, rispondendo all'aggressione, si erano impadronite dell'Europa orientale con la forza delle armi, senza dovere niente a nessuno."

"Non solo è stupido usare criteri morali per giudicare gli eventi storici - se si pensa che a dare lezioni sono europei vinti e gli Stati Uniti, rivali dell’Urss, moralisti interessati, la condanna puzza di falsità."

"È importante segnare l'avversario di malignità e ingiustizia in una guerra fredda o morale, così come lo è vincere una battaglia in una guerra "calda". Dopo il nazismo, l'Unione Sovietica ha subito il trattamento un tempo riservato a Roma dal cristianesimo. Potremmo chiamarla "demonizzazione romana"!"

"Non stupisce che venga attaccato essenzialmente il periodo staliniano, in cui la potenza sovietica era al suo apogeo. La propaganda occidentale quantifica le "vittime dello stalinismo" tra i sessanta e i settanta milioni" ma privilegia alcune vittime rispetto ad altre - tra le altre cose, ha prodotto lo Stato d'Israele, la questione palestinese, lo spostamento delle frontiere, otto milioni di rifugiati, la destabilizzazione del Medio Oriente, provocando diverse guerre, senza che si possa discorrere una soluzione in un futuro prossimo venturo."

"Il diritto romano dei forti è rivendicato da una religione cristiana, pagana e newyorkese, poche volte ricordato. Intervenire nel conflitto attraversa un giudizio di Dio: il vincitore ha ragione. Se nessun agente fosse intervenuto a favore delle Vittime, le avesse contrattate, rimarrebbe, oggi vi sarebbe una sola Corea, la Cambogia avrebbe curato le proprie ferite da tempo e vivrebbe sotto il regime del più forte. Lo stesso dicasi per Angola, Nicaragua, Cile e parecchi altri Paesi. I conflitti che covano sotto le ceneri sono dovuti a interventi "aziendali umanitari" per salvare le Vittime."