La trasformazione della politica economica attraverso l'istituzione dell'autarchia, un monopolio statale del commercio estero e un nostro standard valutario - sottoscritto nel termine globale di una "economia pianificata", è oggi considerato necessario da numerosi gruppi in Germania e altrove qui in Europa. Ma questo riconoscimento teorico dell'"economia pianificata" rimarrà sterile finché questi gruppi si aggrapperanno ancora alla legge economica capitalista prevalente che decreta che "la proprietà privata è sacra".
Con la massima enfasi possibile, quindi, il rivoluzionario conservatore deve a questo punto insistere (come indispensabile preliminare per un'economia pianificata genuina ed efficace) sull'abrogazione della legge economica prevalente della proprietà privata.
Chi prende posizione sul mantenimento della proprietà privata della terra, delle materie prime che si trovano sotto la superficie della terra e dei mezzi di produzione in generale, non sta solo ripudiando il socialismo tedesco, ma sta anche difendendo ciò che renderà l’economia pianificata impossibile - non importa quanto ardentemente in teoria possa desiderarla.
Ciò deriva senza ulteriori indugi dalla natura stessa dell'affermazione del proprietario di avere il diritto di "fare ciò che gli piace con ciò che è di sua proprietà", l'affermazione che costituisce il nucleo della nozione legale di "proprietà privata". Finché il proprietario della terra, delle materie prime che giacciono sotto la superficie della terra e dei mezzi di produzione in generale, possono fare ciò che gli piace con la propria "proprietà"; fintanto che il contadino può coltivare i suoi campi o meno come preferisce, o il proprietario di una miniera di carbone può estrarre o meno come più gli aggrada, e il proprietario della fabbrica tiene la fabbrica attiva o inattiva a suo piacimento, l'economia pianificata sarà impossibile.
Per non parlare del privilegio del proprietario di vendere la sua proprietà a un individuo, una società o uno stato straniero, che sarebbe fatale per l'organizzazione di un'economia pianificata tedesca.
Per questi motivi, quindi, nonché per i motivi morali che sono già stati specificati, l'abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime che giacciono sotto la superficie della terra e dei mezzi di produzione, è la principale richiesta del socialismo tedesco e presupposto per un'economia nazionale pianificata.
La stessa richiesta è fatta da tutti i marxisti, e fino a questo punto sono socialisti, sebbene la realizzazione e la fecondità della loro richiesta siano state ostacolate e saranno ostacolate dal loro alienazione liberale.
Ritengo opportuno soffermarsi sull'identità delle richieste in questo senso tra i marxisti internazionali e i socialisti tedeschi, essendo questo un preludio all'insistenza, per quanto riguarda i metodi costruttivi, sulla differenza tra marxismo e socialismo tedesco.
Fonte: Germany Tomorrow di Otto Strasser, pubblicato nel 1940
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