Gli appelli all'etica e alla morale di Uefa e Fifa sono assurdi. Viviamo davvero nell'epoca della folle ipocrisia. La cosiddetta Super League proposta dalle grandi squadre di calcio non è niente di più e niente di meno che la logica conseguenza di come è stato gestito il calcio fino ad oggi.
Siamo contenti che in molti ora, ma solo ora, si stiano rendendo conto dello stato di cose, ma riusciranno anche a fare un passo successivo e capire come posizionarsi?
Si notano molte similitudini con le interpretazioni dell'attuale crisi socio-economica e politica. L'epidemia in atto, gestita al modo dei liberali, non ha fatto altro che accelerare e coinvolgere più persone in uno stato di cose che andava avanti da decenni e che è la logica conseguenza del liberalismo dominante.
Ora ci si lamenta, ma, per tornare alla Super Lega, torna alla mente quando pochi rompiscatole ripetevano l'ormai logoro “No al calcio moderno”. Sembrano due temi diversi, ma è lo stesso. Le istituzioni politiche e sportive che oggi frignano sono i padroni di ieri. Il mercato ha un ricambio naturale, il liberismo divora i suoi figli. E chi al calcio e al mondo moderno, ossia al mondo liberale ha detto da sempre NO non si stupisce più di tanto, trova solo conferme.
Auspichiamo che dalle fila dei nuovi scandalizzati, arrivino nuovi compagni di strada per proseguire insieme la LOTTA AL SISTEMA.
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